Ho letto molti articoli sul libro di Seth Godin e così a distanza di 14 anni l’ho ripreso in mano. In fondo i classici non muoiono mai, ed in effetti è così. Tutto ciò che viene critto da Godin è adattabile ai giorni nostri ed alla comunicazione online.
La mucca viola è il marketing dello straordinario, è l’effetto WOW, è la novità che suscita interesse in un mondo già pieno di consumismo e stimoli dove tutto ciò che è ordinario è invisibile. “Il consumatore del post-consumismo è colui che non sa più che cosa acquistare”.
La pubblicità oggi non è più rivolta a tutti, ma deve essere indirizzata verso gli “adattatori precoci”, coloro che sono aperti alle novità, che amano il cambiamento e che sono pronti a parlare agli amici di qualcosa che hanno provato e che li ha conquistati perché ha portato loro un beneficio tangibile.
Godin dice: “I principali agenti di diffusione degli ideavirus sono coloro che starnutiscono e che, così facendo, diffondono il contagio”. Vi viene in mente qualcuno? Al giorno d’oggi essi si chiamano “influencer”.
Fino a qualche decennio fa era il marketing a decidere il target, il prodotto, il momento giusto; oggi a scegliere sono i consumatori che devono trovare ciò che cercano in modo molto veloce e pertinente molto spesso sui motori di ricerca. Conviene e quindi pensare a differenziare molto bene la clientela, individuare il gruppo più redditizio o una nicchia poco servita ed inviare messaggi differenti ad ogni gruppo di ascoltatori. Bisogna parlare il loro linguaggio, entrare nel loro mondo per essere notati.
Altra cosa estremamente importante che ci ricorda Godin è che “misurare significa migliorare”. Come si può pensare di non avere dati a supporto di una strategia? O di non inserire i KPI (indicatori di performance) per valutare se si sono raggiunti o meno i propri obiettivi? Il marketing digitale permette una misurazione approfondita sia sul sentiment, che sull’andamento dei social, che sul target, basta avere un po’ di pazienza e lasciare che i numeri vi parlino.
Godin ci lascia con 4 slogan che voglio riportare perché ancora oggi molto attuali:
Non essere banale
La prudenza è rischiosa
Potere al design
L’ottimo è pessimo