Dopo quasi un anno, non mi pare vero dirlo, sono tornata in presenza. Sì perché tra le tante aule virtuali ero riuscita anche a farne qualcuna in aula a luglio per Consulman.
E quindi mi sono nuovamente vestita, truccata, messo i tacchi, preso l’auto e sono andata a tenere il mio corso di Social Selling per Infor Elea.
Corso misto LinkedIn
7 ore con allievi in presenza e altrettanti virtuali, provenienti da ogni parte d’Italia. Questo è il bello, potersi far contaminare da idee ed esperienze diverse. Questi sono i corsi trasversali, in cui i partecipanti provengono da aziende differenti, hanno lo stesso obiettivo, ma audience e prodotti/servizi molto diversi.
Questa tipologia di corso permette di far crescere il proprio network su LinkedIn in modo organico e di valore, con professionisti con cui scambiare opinioni, esperienze.
Il bello è sempre vedere gli allievi collaborare, provare, mettersi in gioco e aiutarsi gli uni gli altri. Non è semplice: il primo passo è molto più faticoso del secondo, ma una volta partiti, si creano relazioni, si crea empatia, si crea collaborazione.
Non è semplice, lo ammetto, riuscire a tenere contemporaneamente due aule (fisica e virtuale), è stata una bella sfida, ma tutto cambia se iniziamo pensare ai partecipanti come persone aperte e pronte a buttarsi nella mischia.
Come sempre c’è stato chi si è innamorato della piattaforma, una ragazza così entusiasta da riempirmi di domande durante e post corso chiedendomi di fare altre lezioni, chi è rimasto affascinato, ne ha riconosciuto le potenzialità, ma ancora è titubante sull’impegno richiesto per fare in modo che “LinkedIn funzioni”.
Corso su LinkedIn Social Selling
• Ma cosa vuol dire un corso sul social selling?
• Chi deve imparare a fare social selling?
• Cos’è davvero il social selling?
• Cosa vuol dire social selling?
• Come si fa il social selling?
Queste sono le domande che mi pongono sempre tutti.
Per me il social selling è un nuovo approccio, è il cambiamento di mindset, dalla vendita vecchio stile alla vendita di valore. Sì, dobbiamo dare valore e costruire delle relazioni win-win, ovvero utili ad entrambi.
La differenza con la concorrenza ormai, in molti casi, è lontano dalla qualità del prodotto/servizio che è data per scontata, ma è relativa ai valori che porta con sé l’azienda di cui i dipendenti sono l’immagine.
Per questo sempre più aziende formano le risorse in modo tale da costruire dei network in target: fare social selling significa intessere relazioni di business interessanti, significa essere curiosi, significa non aver paura di scrivere contenuti “regalando” le proprie competenze.
Uso spesso l’immagine del “passo a due”, il social selling è una danza in cui ci si sente vicini e ci si muove all’unisono.
Il primo passo? L’ascolto attivo; è fondamentale ascoltare i bisogni e i problemi dei clienti potenziali, mettersi nelle loro scarpe e sentire sulla propria pelle cosa significa vivere i loro problemi. Soltanto successivamente, entrando in empatia con il prospect, sarà il momento per presentarsi come soluzione specificando i benefici, i vantaggi che avranno scegliendo te piuttosto che il competitor.
Te l’ho detto all’inizio: il primo passo è il più difficile, perché si tratta di cambiare noi stessi e il nostro approccio, ma vedrai che con le giuste basi e un po’ di pratica, tutto diventerà fluido.
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